
Con l’arrivo (tardivo) dei primi freddi nella maggior parte d’Italia, abbiamo iniziato ad accendere il riscaldamento.Il problema è che la maggior parte delle nostre case usa stufe a gas.
Spesso spacciato come alternativa green a carbone e petrolio, il gas naturale non è per nulla green: il problema di cui i produttori non parlano è che durante tutta la sua filiera avvengono copiose perdite di metano nell’atmosfera. Questo produce un effetto serra 80 volte più potente della CO2.
E le stufe a legna? Anch’esse producono CO2, come ogni tipo di combustione, inoltre durante la fase di accensione generano elevati livelli di particolato fine (PM 2.5), monossido di carbonio (CO) e ossidi d’azoto (NOX) altamente dannosi per la salute.
Soltanto in Italia il riscaldamento degli edifici produce oltre il 17,7% delle emissioni di CO2 e il 53% delle emissione di PM10, pertanto è essenziale trovare metodi meno impattanti per scaldarci. Vi parleremo di alcune alternative green in un prossimo post.