COP27 – Una COP molto fossile

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Alla COP 27 la giornata di giovedì 10/11 è stata dedicata ai giovani, che sopportano in modo spropositato la crisi climatica: i bambini nati nel 2020 vivranno da 2 a 7 volte più eventi climatici estremi rispetto a chi è nato nel 1960.

Venerdì 11/11 il Presidente USA ha partecipato alla conferenza con un discorso improntato a dare speranza, ponendosi come esempio da seguire e sottolineando l’importanza di preservare foreste e oceani.

I lobbisti del petrolio sono la “delegazione” più numerosa di tutta la COP 27, con 630 membri, il 25% in più rispetto all’anno scorso.

Nel frattempo, Tuvalu e Vanuatu, due stati insulari del pacifico fortemente minacciati dall’innalzamento degli oceani, hanno richiesto un trattato di non proliferazione dei combustibili fossili.

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